per farlo parlare?!
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sergiogiovannetti
Davide
FrauBlucher
graz
kat
9 partecipanti
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per farlo parlare?!
ciao a tutti...il parrocchetto in genere quante parole può imparare?e a che età inizia a ripeterne almeno qualcuna?è possibile che ne impara pure quando è di 2 o 3 mesi di età,o bisogna aspettare almeno l anno?
kat- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 29.04.09
Re: per farlo parlare?!
kat ha scritto:ciao a tutti...
1:il parrocchetto in genere quante parole può imparare?
2:a che età inizia a ripeterne almeno qualcuna?
1: Un parrocchetto riesce imparare circa 250 parole.
2:Iniziano a parlare dal 2° o 3° mese di vita.
graz- Numero di messaggi : 872
Località : Veneto (Vicenza)
Data d'iscrizione : 13.07.08
Re: per farlo parlare?!
grazie...basta che gli ripeto una determinata parola un po di volte?
kat- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 29.04.09
Re: per farlo parlare?!
Beh....no non "basta"
Prima di tutto devi sapere che ci sono soggetti più o meno predisposti, quindi bisogna mettere in conto che non è assicurato il riuscire a far ripetere qualche parola al nostro amico parrocchetto.
Ricorda che devi associare la parola ad un oggetto o un'azione. In questo modo sarà più facile per il pappagallo memorizzare i suoni. Ad esempio quando ti trovi a porgergli un pezzetto di mela ricordati di associare al frutto il suo nome e dunque ripeti ogni volta, con voce calma e dolce: "mela..".
Prima di tutto devi sapere che ci sono soggetti più o meno predisposti, quindi bisogna mettere in conto che non è assicurato il riuscire a far ripetere qualche parola al nostro amico parrocchetto.
Ricorda che devi associare la parola ad un oggetto o un'azione. In questo modo sarà più facile per il pappagallo memorizzare i suoni. Ad esempio quando ti trovi a porgergli un pezzetto di mela ricordati di associare al frutto il suo nome e dunque ripeti ogni volta, con voce calma e dolce: "mela..".
FrauBlucher- Numero di messaggi : 212
Età : 38
Località : Roma
Data d'iscrizione : 13.02.09
Re: per farlo parlare?!
Ottimi consigli.FrauBlucher ha scritto:Beh....no non "basta"
Prima di tutto devi sapere che ci sono soggetti più o meno predisposti, quindi bisogna mettere in conto che non è assicurato il riuscire a far ripetere qualche parola al nostro amico parrocchetto.
Ricorda che devi associare la parola ad un oggetto o un'azione. In questo modo sarà più facile per il pappagallo memorizzare i suoni. Ad esempio quando ti trovi a porgergli un pezzetto di mela ricordati di associare al frutto il suo nome e dunque ripeti ogni volta, con voce calma e dolce: "mela..".
Se "speri" che stando li a dire ciao ciao mille volte lo dica puoi cambiare benissimo mestiere.
Davide- Numero di messaggi : 1356
Età : 35
Località : Pordenone
Data d'iscrizione : 17.02.08
Re: per farlo parlare?!
Brava Frau (HIHHHHHHHHIIII nitrito del cavallo quando ti si nomina)
Kat, quello che ha scritto Frau, lo trovi nella terminologia "etichettare". ovvero dare un nome all'azione o oggetto.Anche se è corretto etichettare da subito, devi mettere in conto due variabili non indifferenti.
a) la soggettività
b) il grado di interazione che hai con il pappagallo.Il pappa, non ripete o chiede a caso, chiede conscio di due cose:
a) quello che vuole (mela, e devi dargli la mela, non altre cose)
b) il desiderio di comunicare con l'umano, e questo lo ottieni dopo e non sempre aver affinato moltissimo il legame.
Kat, quello che ha scritto Frau, lo trovi nella terminologia "etichettare". ovvero dare un nome all'azione o oggetto.Anche se è corretto etichettare da subito, devi mettere in conto due variabili non indifferenti.
a) la soggettività
b) il grado di interazione che hai con il pappagallo.Il pappa, non ripete o chiede a caso, chiede conscio di due cose:
a) quello che vuole (mela, e devi dargli la mela, non altre cose)
b) il desiderio di comunicare con l'umano, e questo lo ottieni dopo e non sempre aver affinato moltissimo il legame.
Re: per farlo parlare?!
sergiogiovannetti ha scritto:Brava Frau (HIHHHHHHHHIIII nitrito del cavallo quando ti si nomina)
Ahahahahah mi pare giusto!
FrauBlucher- Numero di messaggi : 212
Età : 38
Località : Roma
Data d'iscrizione : 13.02.09
Re: per farlo parlare?!
per forza ad un oggetto si devono associare le parole?ad esempio,la parola "ciao" a cosa si potrebbe associare?o altri tipi di parole astratte...
kat- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 29.04.09
Re: per farlo parlare?!
......Bhè.....le parole astratte comunque vanno sempre associate ad un avvenimento: quando è che salutiamo? O quando ci incontriamo o quando ce ne andiamo.....La mattina al primo incontro? "buongiorno"! La notte prima della nanna? "buonanotte"! Ho visto pappagalli che hanno imparato a "giocare a nascondino" (su youtube però), un esempio? Il parrocchetto verde (ho messo anche il link nella sez. foto e video, se non erro) che si chiama Cokino che vede il padrone dietro la videocamera perchè lo stà riprendendo che dice:- Dov'è Coki? Cucù!- perchè sicuramente il suo amico uomo ha giocato spesso a nascondino.......come si fa con i bambini di pochi mesi! Io, personalmente mi comporterei proprio come se fosse un bambino di 4-6 mesi!
yurya74- Numero di messaggi : 1126
Età : 49
Località : Iglesias
Data d'iscrizione : 21.02.09
Re: per farlo parlare?!
si si l ho visto anch'io....è una meraviglia....che soddisfazione!!!!!!
kat- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 29.04.09
Re: per farlo parlare?!
non ci sono parole "astratte".E' sempre bene etichettare i saluti in modo conveniente:kat ha scritto:per forza ad un oggetto si devono associare le parole?ad esempio,la parola "ciao" a cosa si potrebbe associare?o altri tipi di parole astratte...
Buongiorno, buonanotte, Ciao quando esci o "ci vediamo dopo".Così come devi etichettare i motivi dei rientri fuori programma.
Re: per farlo parlare?!
ciao raga...per quanto riguarda il linguaggio nei pappagalli,c'è un'apparizione progressiva dei fonemi che vale anche per loro?mi spiego:ad esempio i bambini le prime lettere che riescono a pronunciare sono la A,poi la M e P,ecc.....nei pappagalli succede una cosa simile?
kat- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 29.04.09
Re: per farlo parlare?!
No, devi cercare di capire cosa stanno dicendo e correggere la pronuncia parladogli in modo scandito e chiarokat ha scritto:ciao raga...per quanto riguarda il linguaggio nei pappagalli,c'è un'apparizione progressiva dei fonemi che vale anche per loro?mi spiego:ad esempio i bambini le prime lettere che riescono a pronunciare sono la A,poi la M e P,ecc.....nei pappagalli succede una cosa simile?
Re: per farlo parlare?!
Ciao, non sono preparata in materia ma posso darti un mio punto di vista. Non credo che sia paragonabile il fenomeno nel bambino a quello nel pappagallo, per il semplice fatto che mentre per il bambino il parlare rappresenta un vero e proprio LINGUAGGIO, capacità che prima o poi tutti i bambini sviluppano perchè è nel loro DNA, nel pappagallo è semplicemente "comunicazione", ripetere una parola senza capirne effettivamente il significato, ma solo per associazione di idee. E' per questo che è sbagliato dire che il pappagallo "parla", può solo ripetere. Perciò io credo che anche la modalità di "preparazione e allenamento alla parola" sia diverso nel pappagallo, che magari invece di ripetere per primi dei fonemi in particolare (come invece fa il bambino), ripeterà per prima la parola che lui ha associato ad un qualcosa di positivo o degno di nota, come può essere il cibo (es:"mela"), o l'entrata dell'amico umano nella stanza (es:"ciao") ecc....
Ma Sergio saprà darti una risposta di certo più attendibile!
Ma Sergio saprà darti una risposta di certo più attendibile!
FrauBlucher- Numero di messaggi : 212
Età : 38
Località : Roma
Data d'iscrizione : 13.02.09
Re: per farlo parlare?!
se io entro in una stanza e dico ciao al mio aprrocchetto per 100 volte ma lui non è allevato a mano e non ha molta confideza cn me quando io entrerò e non diro ciao lui la dirà al mio posto?ovvero:un pappa per ripetere deve per forza avere confidenza con da ki sente la parola?
flash- Numero di messaggi : 506
Località : ANGRI(SA)/CAMPANIA/ITALIA.
Data d'iscrizione : 20.04.09
Re: per farlo parlare?!
sergiogiovannetti ha scritto:No, devi cercare di capire cosa stanno dicendo e correggere la pronuncia parladogli in modo scandito e chiarokat ha scritto:ciao raga...per quanto riguarda il linguaggio nei pappagalli,c'è un'apparizione progressiva dei fonemi che vale anche per loro?mi spiego:ad esempio i bambini le prime lettere che riescono a pronunciare sono la A,poi la M e P,ecc.....nei pappagalli succede una cosa simile?
Sergio, proprio su questo, ne approfitto perchè volevo chiederti una cosa:
Renè ormai ha fatto suo e scelto come modo di comunicare con me quel verso che io riconduco ad un ciao (o meglio, sono fortemente convinta che sia un ciao "storpiato"), ma credo di aver fatto l'errore di non provare da subito a correggere la pronuncia (in pratica il verso che fa è un ciao senza la lattera C). Ora è da un po' che quando gli rispondo vado ad accentuare la laettera C del mio ciao "CCCiao!", ma il suo modo di ripetere non cambia. Ormai saranno un paio di mesi che insiste con questo "iao", credi che ormai sia troppo tardi per correggerlo?
FrauBlucher- Numero di messaggi : 212
Età : 38
Località : Roma
Data d'iscrizione : 13.02.09
Re: per farlo parlare?!
flash ha scritto:se io entro in una stanza e dico ciao al mio aprrocchetto per 100 volte ma lui non è allevato a mano e non ha molta confideza cn me quando io entrerò e non diro ciao lui la dirà al mio posto?ovvero:un pappa per ripetere deve per forza avere confidenza con da ki sente la parola?
Io sapevo che era così, o meglio, se con te ha un buon rapporto di certo sarà più propenso a ripetere le tue parole, perchè vorrà comnicare con te!
Però guarda il mio caso, Renè non è allevato a mano, se mi avvicino si spaventa, eppure prova a parlare con me...non ha una pronuncia perfetta, ma un mezzo "ciao" lo dice....però calcola anche che io sto praticamente TUTTO IL GIORNO attaccata a lui, probabilmente anche il tempo che si passa insieme è importante...
FrauBlucher- Numero di messaggi : 212
Età : 38
Località : Roma
Data d'iscrizione : 13.02.09
Re: per farlo parlare?!
Si può ancora correggere, però devi anche calcolare che potrebbe essere un modo suo per dire ciao, anche noi non lo dicamo tutti allo stesso modo.FrauBlucher ha scritto:sergiogiovannetti ha scritto:No, devi cercare di capire cosa stanno dicendo e correggere la pronuncia parladogli in modo scandito e chiarokat ha scritto:ciao raga...per quanto riguarda il linguaggio nei pappagalli,c'è un'apparizione progressiva dei fonemi che vale anche per loro?mi spiego:ad esempio i bambini le prime lettere che riescono a pronunciare sono la A,poi la M e P,ecc.....nei pappagalli succede una cosa simile?
Sergio, proprio su questo, ne approfitto perchè volevo chiederti una cosa:
Renè ormai ha fatto suo e scelto come modo di comunicare con me quel verso che io riconduco ad un ciao (o meglio, sono fortemente convinta che sia un ciao "storpiato"), ma credo di aver fatto l'errore di non provare da subito a correggere la pronuncia (in pratica il verso che fa è un ciao senza la lattera C). Ora è da un po' che quando gli rispondo vado ad accentuare la laettera C del mio ciao "CCCiao!", ma il suo modo di ripetere non cambia. Ormai saranno un paio di mesi che insiste con questo "iao", credi che ormai sia troppo tardi per correggerlo?
Più del tempo "orario", è importante la qualità, e teoricamente non dovrebbe scappare quando ti avvicini, anzi!FrauBlucher ha scritto:calcola anche che io sto praticamente TUTTO IL GIORNO attaccata a lui, probabilmente anche il tempo che si passa insieme è importante...
poi in quali occasioni lo dice?
Re: per farlo parlare?!
Eh lo so... purtroppo su questo non riusciamo a fare miglioramenti...però si vede che è contento quando sono con lui, chiacchiera, sta rilassato su una zampa...e se esco dalla stanza mi chiama....il punto è che non vuole che mi avvicini troppo....poi ora che non posso più passargli il cibo tra le sbarre (per il fatto che ha cambiato gabbia) non mangia neanche più dalla mano...pensi che dovrei infilare la mano nella gabbia tenendo un semino, o magari una ciliegia...? provo?
forse ogni tanto dovrei farlo, ma si agita a tal punto che posso sentire molto chiaramente il suo respiro accelerato e affannoso...sembra quasi che stia per andare in iperventilazione povero piccoletto!
forse ogni tanto dovrei farlo, ma si agita a tal punto che posso sentire molto chiaramente il suo respiro accelerato e affannoso...sembra quasi che stia per andare in iperventilazione povero piccoletto!
FrauBlucher- Numero di messaggi : 212
Età : 38
Località : Roma
Data d'iscrizione : 13.02.09
Re: per farlo parlare?!
Non avevo letto l'ultima frase!
....lo dice quando è più rilassato....un po' tutto il giorno, in diversi momenti, ma capita più spesso la sera prima di cena, quando la casa è più viva, sente il resto della famiglia che parla, il televisore accesso, i rumori vari....e soprattutto quando io sono seduta alla scrivania, vicino a lui, e non mi alzo da un po' (quindi lui è tranquillo e non sta sul "chi va là")....poi spesso mi risponde...magari c'è silenzio da un po', lui è li tranquillo su una zampetta, io gli dico "ciao" e lui mi risponde, poi di nuovo io, poi di nuovo lui, ecc....insomma lo dice molto spesso!
....lo dice quando è più rilassato....un po' tutto il giorno, in diversi momenti, ma capita più spesso la sera prima di cena, quando la casa è più viva, sente il resto della famiglia che parla, il televisore accesso, i rumori vari....e soprattutto quando io sono seduta alla scrivania, vicino a lui, e non mi alzo da un po' (quindi lui è tranquillo e non sta sul "chi va là")....poi spesso mi risponde...magari c'è silenzio da un po', lui è li tranquillo su una zampetta, io gli dico "ciao" e lui mi risponde, poi di nuovo io, poi di nuovo lui, ecc....insomma lo dice molto spesso!
FrauBlucher- Numero di messaggi : 212
Età : 38
Località : Roma
Data d'iscrizione : 13.02.09
Re: per farlo parlare?!
mi intrometto nella discussione per raccontarvi della mia pulla che stando a contatto con mio figlio di 8 mesi (il pullo di 2)ha imparato benissimo a riprodurre il piantillo di mio figlio in più cerca di ripetere tutti i versi ke fa il bambino,noi le parliamo normalmente e credoche anche il fatto che sta sempre con noi influisce tantissimo sul suo apprendimento.alla fine credo che avere un pullo o qualsiasi altro animale è come prendersi cura di un bambino
claudia- Numero di messaggi : 22
Data d'iscrizione : 15.05.09
Re: per farlo parlare?!
Ciao Claudia, permettimi di dire che non sono daccordo con quello che dici per quanto riguarda il discorso che per tutti gli animali è come prendersi cura di un bambino.....Ti assicuro che di animali ne ho avuto molti (a parte i rettili da terrario) e tutt'ora ne ho, ma tra gli uccelli, cani, gatti, tartarughe, criceti, ochette, pulcini di galline, coniglietti, cavalli, senza contare gli acquari.....le attenzioni che hanno richiesto loro.....nemmeno a paragone con la precisione e le attenzioni che ci vogliono con un pullo di taglia come il parrocchetto (non immagino quelli di taglia maggiore),......ti assicuro che non hanno bisogno di tutte quelle attenzioni, praticamente raggiungono l'autonomia mooooolto prima di un parrocchetto.
yurya74- Numero di messaggi : 1126
Età : 49
Località : Iglesias
Data d'iscrizione : 21.02.09
Re: per farlo parlare?!
io posso dire che il mio parrocchetto monaco, haveva iniziato prestissimo a parlare, le prime parole che ha detto a circa 4/5 mesi sono state MIMMI' e Gaia ossia i nomi dei miei cani, che sentiva ripetere in continuazione, devo dire che poi ha imparato altre parole, ma per esempio ciao, che era la parola che gli ripetevamo molto spesso, la diceva raramente, mentre il suo nome lo ripeteva soventemente. Crtedo che sia i tempi che i modi siano soggettivi , ma credo anche che il tempo dedicato a loro influisca molto.
flordem- Numero di messaggi : 131
Età : 62
Località : martinsicuro (te)
Data d'iscrizione : 10.04.09
Re: per farlo parlare?!
Pensi che siano stupidi o "astuti"? Ripete i versi di tuo figlio, perchè vede che servono ad attirare la vostra attenzione, così come altri imparano prima tutti quei rumori che richiamano la nostra attenzione, non è che un pappagallo imita il suono del telefono perchè gli sta vicino, ma perchè ogni volta che suona si attiva la nostra attenzione e di conseguenza viene associato.claudia ha scritto:mi intrometto nella discussione per raccontarvi della mia pulla che stando a contatto con mio figlio di 8 mesi (il pullo di 2)ha imparato benissimo a riprodurre il piantillo di mio figlio in più cerca di ripetere tutti i versi ke fa il bambino,noi le parliamo normalmente e credoche anche il fatto che sta sempre con noi influisce tantissimo sul suo apprendimento.alla fine credo che avere un pullo o qualsiasi altro animale è come prendersi cura di un bambino
Re: per farlo parlare?!
io ritengo siano troppo intelligenti.la mia poi sta dando prova di tutta la sua intelligenza e bravura nell'apprendimento
claudia- Numero di messaggi : 22
Data d'iscrizione : 15.05.09
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