LINGUAGGIO

vorrei sapere se tra di voi c'e uno che ha un parrocchetto che parli x saperne di piu', vi spiego il mio diceva:lori, coco, ciao, adesso e' un po' che lori non lo dice piu', provo sempre a ripeterlo ma nulla, pero' gli ho insegnato a fischiare dei motivi corti e lui copia ,poi se smetto e' lui che incomincia, secondo voi se insisto con altre parole le imparera' ?

mauro46 ha scritto:vorrei sapere se tra di voi c'e uno che ha un parrocchetto che parli x saperne di piu', vi spiego il mio diceva:lori, coco, ciao, adesso e' un po' che lori non lo dice piu', provo sempre a ripeterlo ma nulla, pero' gli ho insegnato a fischiare dei motivi corti e lui copia ,poi se smetto e' lui che incomincia, secondo voi se insisto con altre parole le imparera' ?

se non le etichetti, non le impara

Il mio ha meno di un anno e ha imparato a dire CuCuù! Di solito quando giochiamo io mi copro la faccia con le mani e quando lui si avvicina gli faccio Cucuu (sono scema lo so! ) lui si diverte e passa da una spalla all'altra...adesso mi fa cucu se mi vede nell'altra stanza. se associ la parola a qualcosa è più probabile che la impari.

Si concordo con Sergio e Dizzy, devi associare ogni parola a un significato, non devi ripetere parole a caso...
Tipo se gli dai la mela, gli dirai "mela" e lui associerà quella parola al cibo o magari al genere di cibo!
Così sarà invogliato a ripetere la parola!

Abel ha scritto:Si concordo con Sergio e Dizzy, devi associare ogni parola a un significato, non devi ripetere parole a caso...
Tipo se gli dai la mela, gli dirai "mela" e lui associerà quella parola al cibo o magari al genere di cibo!
Così sarà invogliato a ripetere la parola!

ragazzi, io da mesi sto tentando di fargli dire qualche parola tutte le volte che gli do la mela o una nocciolina, ma niente!!!
l'unica parola che sembra aver imparato è AECCHIO che sarei io (alessio) ma non sono tanto sicuro neanche di questo!
eppure quando gioca per conto suo sembra piuttosto loquace, ma quando è con me le uniche cose che imita sono i fischi, anzi sono io che imito lui e lui me li ripete! forse ci devo stare io dentro la gabbia? :-)

Scusate, (deformazione professionale), e se provassimo ad insegnargli a parlare associando oggetti e figure con le "schede" come quelle che si usano nell'asilo? So che ci vuole taaaaaanta pazienza, ma potrebbe funzionare anche con i pappagalli?

yurya74 ha scritto:Scusate, (deformazione professionale), e se provassimo ad insegnargli a parlare associando oggetti e figure con le "schede" come quelle che si usano nell'asilo? So che ci vuole taaaaaanta pazienza, ma potrebbe funzionare anche con i pappagalli?

guarda che già si usa.......Il termine "etichettare", vuol dire proprio questo: dare un nome o colore o forma all'oggetto, è stato introdotto da Irene Peppergerg, grazie ad una sua collega psicologa infantile specializzata con bambini autistici.Bell' idea, ma dovevi nascere negli anni 50!
Alessio, la parte più difficile, è nel riuscire a decifare la vocalizzazione e correggerla.Leggi il metodo antagonista/rivale.

.......scusate.......ma di pappagalli sono una profana al 100%, mi sto avvicinando ora piano piano.....Invece di psicologia infatile e di pedagogia me ne intendo giusto un pokino!

yurya74 ha scritto: .......scusate.......ma di pappagalli sono una profana al 100%, mi sto avvicinando ora piano piano.....Invece di psicologia infatile e di pedagogia me ne intendo giusto un pokino!

Tranquilla, tu chiedi pure quello che vuoi

@yurya74: Ma intendevi etichettare con figure sulle quali c'è disegnato qualcosa da riconoscere??
perchè se intendi quello è diverso dal metodo etichettare della Peppergerg dove sta a indicare per l'appunto l'associazione di un oggetto o del suo colore alla parola che lo identifica..
ma non credo funzioni anche con schede sulla quale c'è disegnato il soggetto da riconoscere.. almeno credo.. Sergio aiuto mi sono auto infossato!! :Boing!:

Allora Black, hai presente i fogli A4 con le figure al centro e sotto il nome della figura? Ovviamente non potrebbe imparare leggere, ma se per caso dovessimo mostrare al parrocchetto delle figure presenti nella scheda e man mano che gliele mostriamo ripetiamo il nome della figura corrispondente e così via con alcuni oggetti, magari giorno dopo giorno, avendo una buona memoria, potrebbe essere che qualcosa la ripeta "giusta"? magari gli viene mostrato un oggetto ( che può trovare in casa), che ne so, una chiave, e lui a furia di vedere e sentire potrebbe dire da solo :"chiave". Potrebbe essere utile appunto anche per superare dei timori verso oggetti che vede per la prima volta. ....non so se sono riuscita a spiegarmi, è un pò complesso, ma probabile che abbia ragione Sergio e io sono arrivata 40 anni in ritardo!

Che scema......ho pure sbagliato il tuo nick. Errata corrige: Rock!

sergiogiovannetti ha scritto:Leggi il metodo antagonista/rivale.

eh? e che è? ma davvero sono così ignorante!? :-)

hehe da dove t'è venuto Black proprio
comunque,, allora avevo capito bene..
il metodo dell'etichettare sta nel mostrare oggetti e non immagini.. invece di una foto A4 con le chiavi è meglio usare le chiavi

il metodo antagonista/rivale invece serve per rinforzare le etichette o per insegnarne delle nuove in modo piu diretto (credo..)
bisogna essere in due davanti al pappo tenendo in mano un oggetto (magari per cominciare un qualcosa che sapete piace molto.. tipo il suo mangiare preferito..)
la persona di fronte a voi vi chiederà l'oggetto.. tipo "noce" e voi gliela date..
poi il contrario.. quando il pappo dirà "noce" avrà etichettato quell'oggetto come "noce" e gliela date

figo! Non lo so perchè mi è venuto black, ho pansato al rock e l'ho associato al nero!
Cmq, io non intendevo la scheda con la figura della chiave, ma altri disegnetti, che ne so: casa, macchina, palla, ecc....., tanto per fare giochini per l'apprendimento. Chissà se funziona! Magari si potrebbe iniziare con il metodo che hai descritto sopra e poi una volta che è avviato si potrebbe procedere con le schede!

yurya74 ha scritto:figo! Non lo so perchè mi è venuto black, ho pansato al rock e l'ho associato al nero!
Cmq, io non intendevo la scheda con la figura della chiave, ma altri disegnetti, che ne so: casa, macchina, palla, ecc....., tanto per fare giochini per l'apprendimento. Chissà se funziona! Magari si potrebbe iniziare con il metodo che hai descritto sopra e poi una volta che è avviato si potrebbe procedere con le schede!

Con il pappagallo, non funziona è già stato provato, però poi è in grado di riconoscere la stessa forma disegnata
Il metodo antagonista rivale, da ottimi risultati perchè sfrutta due principi comportamentali, quello vicariante(imitativo), e quello della curiosità

il metodo antagonista/rivale invece serve per rinforzare le etichette o per insegnarne delle nuove in modo piu diretto (credo..)
bisogna essere in due davanti al pappo tenendo in mano un oggetto (magari per cominciare un qualcosa che sapete piace molto.. tipo il suo mangiare preferito..)
la persona di fronte a voi vi chiederà l'oggetto.. tipo "noce" e voi gliela date..
poi il contrario.. quando il pappo dirà "noce" avrà etichettato quell'oggetto come "noce" e gliela date

forte! io c'avevo già provato ma con scarsi risultati, il che mi ha portato a pensare che fosse un metodo poco indicato alle loro capacità di apprendimento ma se me lo ribadite voi funzionerà sicuramente. devo solo armarmi di tanta pazienza!
vi aggiornerò! bye bye!

mauro46 ha scritto:vorrei sapere se tra di voi c'e uno che ha un parrocchetto che parli x saperne di piu', vi spiego il mio diceva:lori, coco, ciao, adesso e' un po' che lori non lo dice piu', provo sempre a ripeterlo ma nulla, pero' gli ho insegnato a fischiare dei motivi corti e lui copia ,poi se smetto e' lui che incomincia, secondo voi se insisto con altre parole le imparera' ?

io ho avuto esperienza con un parrocchetto monaco da me imboccato e che peccato è da poco morto per cause accidentali, giaà a quattro mesi diceva il suo nome (henri) e quando è morto aveva otto mesi e già diceva ben sette parole benissimo: Adesso voglio comprare un parrocchetto dal collare e ripetere l'esperienza che è stata magnifica!

Occhio però, perchè il Monaco non appartiene al genere Psitaccula delle specie afroasiatiche, ma al genere Myopsitta delle specie sudamericane: chiamarlo parrocchetto è sbagliato!

Mi dispiace per il tuo monaco, così piccolo ancora! Come mai ti piace il parrocchetto?